lunedì 17 gennaio 2011

OSTEODISTRAZIONE INTRAOSSEA

A seguito della pubblicazione di Martin Chin, sulla distrazione dell'osso
alveolare si è introdotta una tecnica alternativa alla GBR o all'innesto osseo
per gli aumenti verticali di cresta.

Motivati dalla possibilità di trattare volumi ossei minori diverse aziende hanno sviluppato distrattori
intraossei che non necessitano di fissaggio alle corticali esterne, ma si autostabilizzano in sede crestale come un impianto dentale. Piccoli segmenti ossei vengono distratti verticalmente in un periodo di tempo relativamente breve e l'inserimento dell'impianto può avvenire nella medesima sede preparata per il distrattore.
Segue un elenco di osteodistrattori intraorali presenti sul mercato da oramai un decennio che hai molti possono sembrare ultime novità, ma che invece, visti gli sviluppi clinci, la limitata documentazione, la
complessità operativa possiamo considerarla una tecnica da archiviare.
D'altronde la GBR o l'innesto a blocco risultano tecniche prevedibili soprattutto in caso di atrofie ossee minori!  Questo consente agli odontoiatri di poter ovviare a delle carenze ossee che soprattutto nei settori mandibolari posteriori precludevano la possibilita' di effettuare l'implantologia.
Sono tecniche ancora da affinarsi ma lasciano ben sperare per la pratica chirurgica odontoiatrica

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