venerdì 25 marzo 2011

OMOTOSSICOLOGIA IN ODONTOIATRIA

Il principio su cui ruota la terapia omotossicologica è che:" LA MALATTIA E' L'ESPRESSIONE DELLA LOTTA CHE IL NOSTRO ORGANISMO ATTUA IN CONTINUAZIONE PER MANTENERE LA PROPRIA OMEOSTASI".
L'organismo è inteso come un "SISTEMA DI FLUSSO CHE MANTIENE IL PROPRIO EQUILIBRIO DINAMICO PER MEZZO DI REAZIONI CHIMICHE ENZIMATICHE".
Lo stato di salute è regolato da un complesso meccanismo di scambio tra nutrimento interno ("noi siamo ciò che mangiamo") ed i prodotti di degradazione, rifiuto nonchè tossine che eliminiamo (scambio con l'ambiente esterno).
In questa ottica la malattia può dipendere da ciò che assumiamo ed ancor più dalla capacità dei sistemi di detossificazione e di drenaggio propri del nostro organismo.
L'approccio al malato è lo stesso sia in omotossicologia, che in omeopatia:il paziente viene studiato olisticamente nella sua globalità, entrambe cercano di stimolare una reazione del paziente nei confronti della malattia, ma mentre in omeopatia, sono importanti tutti i segni nella identificazione del "SIMILLIMUM" (la qual cosa richiede una conoscenza della materia medica di Hanemann ed un'esperienza che solo pochissimi terapeuti quali la dottoressa ROSA FEMIA hanno, in quanto l'omeopatia unicistica mira ad individuare il rimedio d'eccellenza) l'omotossicologia ricalca una diagnosi medica allopatica, semplificando la necessità di differenziare al massimo la terapia stessa; ciò non è riduttivo, perchè per essere dei buoni omotossicologi bisogna essere prima dei buoni omeopati ed ancor prima dei buoni medici quale il dottor GIOVANNI FILOMIA.
(Mi son permesso di fare due nomi di maestri che mi hanno insegnato molto e possono essere utili a chi desidera avvicinarsi alle due metodiche sia come paziente che come medico).
In odontoiatria le terapie locali restano le medesime : una cavità cariosa dovrà essere ricostruita con i materiali a disposizione preferendo quelli più compatibili e naturali , ma cambia la terapia medica di supporto. che sarà spesso rivolta all'organismo in toto e non solo alla ristretta sfera dentale.
Da questa considerazione scaturisce che, l'odontoiatra potrà far uso nelle sue terapie di queste tecniche innovative, ma, farebbe cosa utile l'affiancamento di un bravo omeopata o omotossicologo, per continuare e completare la terapia del paziente nel suo insieme.
I farmaci omotossicologici in uso nella mia pratica quotidiana sono spesso dei composti, in quanto rispondono meglio nella fase acuta che è quella che quotidianamente un'odontoiatra tratta : arnica compositum, echinacea compositum, parodontium compositum e molti altri composti ancora, di cui alcuni ritratti nelle foto e non ultimi ma sempre associati come drenanti, rimedi, quali il lymphomyosot, galium, pulstilla ecc.
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